Ma come sono finito a spottare a Madrid?

Beh, grazie ad una stretta collaborazione ed amicizia con Associazioni estere e spotter locali che io, Gabriele e Paolo abbiamo colto l’opportunità di partecipare ad uno spotting day in terra spagnola, a Barajas per l’esattezza, insieme al nostro amico Guido Allieri, ormai un habitué di questi raduni in giro per l’Europa.

Così ci ritroviamo al giorno della partenza e finalmente riesco a utilizzare l’Aeroporto Sandro Pertini di Torino alla volta di Madrid, mentre i miei compagni di trip partono da Milano Malpensa con l’unico volo Iberia della giornata, in pieno sciopero della compagnia spagnola, a bordo di un Airbus A320.

Sul Canadair 200 della Air Nostrum siamo solo in 16 persone su un totale di 50 posti, decolliamo con una pioggia impressionante e atterriamo durissimo sulla pista 33L; da qui ho battezzato questo aereo il “gratta-bale” visto la quasi assenza di ammortizzatori e la vicinanza del mio posto dell’ultima fila rispetto alla superficie della pista!!!

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Una volta ritrovati in aeroporto e depositati i bagagli in hotel, ci dirigiamo a Madrid con la comoda metropolitana, per passare il tardo pomeriggio e la serata in questa bellissima città. Dopo un veloce giro delle principali piazze e calli madrilene e una cena in un ristorante della serie ”All you can eat” (PS: non fate il nostro errore, lo sconsigliamo caldamente!) ritorniamo in albergo per riposarci.

Il giorno dopo ci svegliamo presto perché l’inizio dei controlli di sicurezza è fissato alle 7.45 in punto (!) e siccome non conosciamo bene il luogo d’incontro, saltiamo la colazione e ci facciamo trovare sotto l’albergo di Guido.  Grazie a lui facciamo conoscenza di un bel gruppetto di spotter inglesi.

Ci dirigiamo al luogo prefissato, con una temperatura glaciale di 8°C per essere il 1° maggio, vestiti tra l’altro come se dovessimo scalare l’Everest. Passando per il piccolo distretto di Barajas, si vedono numerosi gruppi di spotter che si affrettano ad arrivare al check point e poi comprendiamo il perché, una incredibile distesa di persone con tutte le pettorine fluorescenti sta già facendo il controllo dei documenti con largo anticipo.

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Poco prima di entrare nella guardiola per il controllo radiogeno viene fatto l’appello e consegnato un adesivo da tenere in vista sulla pettorina dove sono indicate le proprie generalità e la validità del pass.

Durante l’attesa dei controlli, si riesce comunque a gustare il traffico di prima mattina, ci passano diversi aerei narrow-body ma anche il bellissimo Boeing  B747-400 della Thai nella livrea speciale del cinquantesimo anniversario della compagnia; siccome è appena atterrato, siamo tutti contenti perché secondo il timetable lo vedremo partire a metà giornata.

Due pullman ci attendono in airside e partiamo alla volta del primo dei due spotting point, tra le due piste 33L e 33R (la posizione era lungo la pista 33L).

Ci mettiamo molto ad arrivare al punto prestabilito ma nel mentre facciamo un bellissimo tour tra gli aerei parcheggiati ai finger dei vecchi terminal T1-T2 e T3, alla sperduta zona cargo con i soliti DHL, UPS, TNT e Swift Air, oltre alla zona “charter” con quattro B747-400 della Pullmantur e alcuni 757 Mint Airways.

Cominciamo a renderci conto che l’aeroporto è immenso, pensate che all’interno del sedime aeroportuale ci sono delle vere e proprie autostrade a due corsie per ogni senso di marcia!

Arriviamo finalmente alla location e subito ci “facciamo gli occhi”, siamo a 200 metri dalla pista utilizzata particolarmente dagli aerei intercontinentali; il punto di contatto dei carrelli è davanti a noi!

Lo sfondo è bello perché troviamo i vecchi Terminal con la sua Torre di controllo e, data l’eccellente visibilità, anche una moltitudine di aerei parcheggiati.

L’area da dove spottiamo è delimitata da una bassa barriera rossa, del tipo utilizzato nei cantieri, ma è talmente lunga che mantiene separati dalla strada adiacente tutti i 150 spotter.

Assieme a noi spotter e agli organizzatori dell’evento erano presenti anche diversi agenti di polizia privata che con molta cortesia garantivano la sicurezza dell’evento e che, incuriositi dal nostro “mestiere” non mancavano di chiedere informazioni sui nostri potenti mezzi e sulle attività che svolgiamo presso altri aeroporti.

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Da qui incominciamo a capire molto della “fauna” locale, moltissimi sono gli Airbus A340 di Iberia e diversi Airbus A330 di Air Europa che atterrano, ma di tanto in tanto qualche “chicca” dalle Americhe si vede, come il Boeing B767 Winglet di LAN Chile ed l’Airbus A330-200 di Avianca.

Spesso vi sono pause tra un atterraggio e l’altro e così ne approfittiamo per chiaccherare con altri spotter, in particolar modo con i nostri nuovi amici inglesi.

Dalla pista retrostante (circa 1,6 Km), invece il traffico è impressionante, un atterraggio ogni due minuti con altri 2-3 aerei sempre allineati ma purtroppo è difficile capire a quali compagnie appartengano perché abbiamo il sole contro.

Tra una raffica di aria gelida e l’altra, a metà mattinata arriva il camioncino del catering, una graditissima sorpresa perché ci porta diversi vassoi di brioches con crema freschissime e cartoni di succhi di arancia della celebre ditta spagnola Don Simon; questa è stata una piacevole pausa dalle nostre “fatiche”.

Continuiamo a fotografare sempre aerei widebody e un certo punto tra una risata e l’altra l’inglese Alan tira fuori un termine spettacolare:  MASSIVE!

Ad ogni wide body, già da lontano, intonava il suo deciso e autoritario MASSIVE! ad alto volume: era così divertente sentirlo che ha contagiato tutti noi, ad ogni aereo grande era ormai normale dire questa parola, è diventato il motto della trasferta Madrilena!!!

Il bello di questi raduni internazionali è chiacchierare con persone di diversi paesi, dai sempre presenti inglesi e tedeschi agli spagnoli di casa fino ad un gruppo di simpatici colleghi dalla Russia.  Interessante anche vedere diverse pettorine di color giallo e arancione di diverse nazioni, con scritte e loghi strani intervallate da quelle di Clipper, segno che è gente che partecipa attivamente ai nostri famosi Clipper’s Day International.

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Intanto ci ritroviamo intorno a mezzogiorno con un cielo veramente minaccioso e all’improvviso lo scenario cambia completamente: il vento che prima soffiava da sud verso nord ha cambiato direzione e da dietro gli alberi, sulla stessa pista, gli aerei incominciano uno dietro l’altro a decollare!

Spettacolo!!! diciamo, hanno girato le piste! Ora possiamo osservare tutti gli aerei in decollo con una luce ottimale, appena si sente il rumore di motori bastano pochi secondi e gli aerei sbucano da dietro gli alberi e staccano proprio di fronte a noi.

Eravamo tutti felici di questa novità ma purtroppo non è durato molto, dopo un’oretta i due pullman sono arrivati per trasferirci sulla parte opposta dell’Aeroporto (mancando per pochi minuti il decollo del Thai!  ARGH!).

Così si riparte con un’altro infinito viaggio sul pullman della durata di circa 35 minuti, ma stavolta passiamo anche sotto la lunga fila di finger del nuovissimo Terminal T4.

La piazzola designata per il pomeriggio si trovava in testata pista 18L e siamo su un prato in posizione leggermente rialzata rispetto alla pista, anche qui delimitata da una rete rossa. Qui la visibilità è eccezionale perché siamo a neanche 150 metri dove atterrano gli aerei a singolo corridoio.

Poco dopo il nostro arrivo, dal furgoncino “magico” del catering escono diverse casse piene di pizzette calde e bibite fresche, la fame incominciava a sentirsi oltre ad essere un modo per scaldarsi.

Dalla pista posteriore intanto arriva sempre qualche grande aereo, purtroppo è talmente lontano che è necessario un obiettivo da 400mm come minimo! Per dovere di cronaca ho fotografato un Ilyushin IL-96 di Cubana, un A340 di Aerolineas Argentinas, un 767 ed un 340 LAN Chile (un totale di 3 voli al giorno!!!).

Poco dopo pranzo arriva quello che non vorresti mai avere in una giornata di spotting: la pioggia battente mista vento!

Con degli scatti felini tutti i partecipanti cercavano di coprire macchine e obiettivi e qualcuno ha cercato riparo dietro al furgoncino del catering. Un grande applauso all’autista che ha distribuito dei grossi sacchi da spazzatura per coprirci!

Dopo un po’ la pioggia lascia il posto a un sole veramente caldo e piacevole, così ho deciso di seguire il mio solito rito della dormita disteso sull’erba, complice la stanchezza e il traffico un po’ noioso di aerei piccoli di Iberia.

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Il mio riposo però è stato interrotto da diverse persone che parlavano ad alta voce, così per capire cosa succedeva mi sono alzato e dopo pochi secondi mi sono trovato l’Airbus A321 retrò di Alitalia nella speciale livrea “Pentagramma”!

Non me lo sono fatto sfuggire, l’ho immortalato in diverse angolazioni, veramente una gran bella livrea!

Verso le cinque e mezza del pomeriggio, da lontano vediamo arrivare i pullman per accompagnarci all’esterno dell’aeroporto, una gradita vista perché eravamo stanchi e infreddoliti. Salutiamo un po’ tutti all’uscita, ringraziando sopratutto gli organizzatori di questo evento.

Ma come poteva finire la giornata di uno spotter? Semplice, con una cena!

Dopo la doccia di rito ci troviamo insieme ai nuovi amici inglesi in un ristorante spagnolo della zona di Barajas.
Cena a base di tapas e carne con abbondanti annaffiature di cerveza gelata che accompagnano a racconti di spotting e risate, un bel modo di finire la giornata!

ll giorno dopo decidiamo di fare colazione in aeroporto e cerchiamo un punto consigliato per vedere gli aerei al mattino, la vetrata di un ristorante al Terminal 2, praticamente sotto la vecchia torre di controllo.

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Una volta trovata non ci siamo più mossi per tutta la mattina perché è l’unico punto abbordabile se si è sprovvisti di automobile, la location in se non è malaccio, ci ripara dal sole e ci permette di seguire le miriadi di atterraggi e gli aerei in transito per i vecchi Terminal; purtroppo dal punto di vista fotografico siamo in pieno controsole.

Non ci sono aerei particolarmente interessanti che ci passano davanti ma scopriamo anche un insolito Airbus A330-200 di AerLingus che ci passa davanti, effettua un volo diretto Madrid – Washington per conto United.

Intorno alle 11.00 prendiamo i nostri zaini e armati di snack e acqua ci dirigiamo fuori dall’aeroporto per raggiungere uno dei punti più famosi di Madrid: le collinette a metà aeroporto. Queste collinette di trovano a 15 minuti dal vecchio Terminal T3 e si raggiungono abbastanza facilmente a piedi sia dal T3 che dal paese di Barajas.

La vista da sopra è spettacolare, siamo vicinissimi al punto nevralgico dell’aeroporto dove si intersecano le quattro piste e dove si concentrano tutti gli aerei che devono decollare o che sono appena atterrati. La collinetta è alta almeno 50 metri sul livello delle piste e bisogna fare un poco di attenzione a non ruzzolare giù sulla superstrada!

Un’altro vantaggio di questo spotting point è la taxiway a circa 250 metri che permette di vedere tutto il traffico da e per i vecchi terminal. Fotograficamente parlando il sole è ha favore dalle 13h, 14h circa, in poi fino a sera. Non affrettatevi ad andare via presto al pomeriggio, perché la luce migliore, anche lì, è dopo le 18h.!

Ci passano davanti oltre agli aerei della compagnia Air Europa e al solito traffico europeo anche i B747 di Pullmantur, il B777 di Mexicana nella bellissima livrea full-metal e l’A340 di Aerolineas Argentinas (bianco con soli titoli), tutti davanti a noi in passerella come in una vetrina.

Passiamo qui diverse ore con un tempo che non perdona: sole cocente intervallato da momenti di intenso freddo che ti costringe a ripararti. Alla fine tra la stanchezza e la fame ci dirigiamo a prendere il pullmino che fa spola tra i vari terminal con destinazione finale il Terminal T4.

Dopo una abbuffata al solito Mc Donald’s passiamo i controlli e ci dirigiamo al bellissimo e immenso salone delle partenze Schengen. L’architettura di questo terminal è moderna e ariosa, caratterizzata da una grandissima vetrata verso le piste e da una struttura metallica con colori che vanno dal giallo al blu che sorregge a sua volta il tetto a forma di vela in listoni di legno, veramente molto bello!

E’ il momento di salutare i miei compagni di viaggio Gabriele e Paolo perché partono alla volta di Milano Linate, con un A320 appena arrivato da Londra, dalla parte completamente opposta del mio volo per Torino (ancora una volta sul famigerato “gratta-bale” Canadair 200 Air Nostrum, questa volta pieno come un uovo).

In conclusione Madrid si è rilevato un aeroporto veramente MASSIVE!

Enorme, spazioso, molto trafficato (nel 2011 ha sfiorato i 50 milioni di passeggeri!), con molte “chicche” dal centro-sud America che invidiamo molto nei nostri aeroporti italiani.

Per ultimo ringraziamo gli amici spagnoli dell’Asociación AIRE per il gentile invito e per l’ottima organizzazione di questo evento, sperando che altre persone come me possano parteciparvi in futuro.

Ricardo Baldassarre

GALLERIA FOTOGRAFICA

Qui sotto la mappa dell’aeroporto con le piste e i punti toccati (in rosso) – Il nord è a sinistra

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Sopra le nuvole il tempo è sempre bello  :)

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Controlli di sicurezza, siamo a neanche metà delle persone, ne arriveranno molte altreMadrid_2012_03

La location della mattina, con la rete che ci separa dalla strada. Purtroppo il terreno non è dei migliori e ci si impantana come niente

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Via con le foto!

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e via con la colazione!!!!!!

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Foto di gruppo, da sinistra:
Paolo Cenci, Ricardo Baldassarre, Gabriele Cavallotti e Giudo Allieri

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Spettacolo, siamo veramente vicini alla pista, gli spagnoli sono organizzati alla grande, con scale e sedie da campeggio

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Inizio della preparazione della colazione, gentilmente offerti a tutti gli spotter!

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All’arrembaggio!

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Buongiorno Comandante!

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Al ragazzo del catering (quello con la pettorina gialla) vengono regalati dei quadri come ringraziamento

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Si ride e si scherza sempre, non si riesce a farne a meno!

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Bello, bellissimo, MASSIVE!!!

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Bella chicca, un B767 della LAN winglettato

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Girano le piste e cambiano le prospettive

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La location del pomeriggio, il tempo pero’ non perdona purtroppo…

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Si iniziano i preparativi per il pranzo, sullo sfondo incomincia a piovere

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Anche qui siamo vicinissimi agli atterraggi, peccato che con queste disposioni delle piste vediamo solo narrow-body

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Ogni tanto il sole si fà vedere

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L’avevo detto che mi sarei fatto una dormita no?

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Questo merita veramente, molto bella la livrea!

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Da lontano il Cubana… preso con un 400mm, Canon 30D e ulteriore crop in post-produzione.
Sullo sfondo le montagne con la neve!

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Il giorno dopo dalla collinetta, con il bel tempo o con il cattivo tempo scherziamo sempre!

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Il punto nevralgico dell’aeroporto, sopraelevati sull’intersezione delle quattro piste, spettacolo puro!

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Ogni tanto compaio anch’io in foto…. Vista della collinetta e della strada sottostante, prestate attenzione!

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Ogni tanto compaio anch’io in foto…. Vista della collinetta e della strada sottostante, prestate attenzione!

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In attesa, a volte anche 6 aerei in attesa di partire, tutti aerei MASSIVE!

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Un po’ anomimo, ma è uno delle chicche di Barajas

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Un peccato che sparisca questa livrea, è sempre bella!

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La vetrata vista piste, dentro il Terminal 4 Sud, quello dedicato ai voli Schengen

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Il soffitto a vela, in listoni di legno, luminoso e grandissimo

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Moderno e luminosoCerta gente non regge piu’ lo spotting!!!

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Moderno e luminoso

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AL PROSSIMO TRIP REPORT, DA FRANCOFORTE!