La Opel Astra scalpita in garage. Vuole ancora portarci in giro per l’Europa alla ricerca di chicche aeronautiche e farci divertire come quattro ragazzini.

Già, quattro, perchè il buon Paolo ci accompagna anche quest’anno dopo il viaggio in aereo di Londra Heathrow. Quindi, ricapitoliamo: ci siamo, come al solito, io (Fabio); Ricardo, Daniele, Paolo, la mitica moka e un baule equamente diviso tra borse per macchina fotografiche e trolley.

Dove andiamo? In realtà ce l’avevamo già in mente da due anni, di fare un giro tra gli aeroporti tedeschi, da cui il titolo Flughafen Trip. Iniziamo da Monaco di Baviera.

Purtroppo il meteo non ci aiuta, una fitta pioggia ci accompagna per quasi tutta la strada. Nelle pause che inframezziamo durante i quasi 600 km che ci separano dalla capitale della Baviera, ovviamente la moka ci rinvigorisce e ci riscalda dai gradi che la colonnina di mercurio ci dice essere intorno ai 15…

Passiamo da Svizzera e Austria, sfiancando il lago di Costanza e attraversando la Baviera. Una grande M ci avvisa che siamo arrivati nel circondario dell’aeroporto di Monaco, che, ricordiamo, è intitolato a  Franz Josef Strauss (IATA: MUC, ICAO: EDDM). Alcuni dati: 45 milioni di passeggeri nel 2017, secondo aeroporto in Germania, 2 piste con due terminal piazzati proprio in mezzo e una discreta fotogenicità.

Già, perchè ci sono posti dove poter fotografare in tutta tranquillità, prima tra tutte la collinetta artificiale in mezzo alle piste, con annesso parco dedicato all’aviazione con un Lockheed Super Constellation (registrazione D-ALEM), un Junkers Ju 52 / 3m (D-ANOY) entrambi in livrea Lufthansa e un Douglas DC-3 (HB-IRN) di Swissair. Si pensi che per un breve lasso di tempo, subito dopo l’inaugurazione dell’aeroporto nel 1992, questo parco superò come numero di visite il famoso Castello di Neuschwanstein. Purtroppo parcheggiare l’auto non è stato facile, a causa di alcuni lavori, ma almeno è stato gratuito.

Dalla collinetta ammiriamo gli arrivi e le partenze che si succedono da un lato e dall’altro, con i più nuovi Airbus A350 di Lufthansa che sono basati qui. Ad un certo punto arriva anche un’astronave… ah, no, è il Dreamliner di ANA in livrea Star Wars, di rara bellezza. Il tempo ci concede poco prima che inizi a piovere di nuovo.

Ci trasferiamo quindi lungo il perimetro esterno del sedime aeroportuale, e ci rechiamo su un’altra collinetta di recente costruzione, da dove ammirare i decolli e gli atterraggi della pista più a sud. Non male la vista da qui, ed il parcheggio è proprio sotto, anche se non di dimensioni notevoli.

La notte la passiamo in un albergo che ci sentiamo di consigliare per la gentilezza e la vicinanza all’aeroporto oltre al buonissimo ristorante in stile bavarese, qui il link.

Il giorno successivo troviamo ancora pioggia anche se intermittente, ma sempre un po’ fastidiosa. Facciamo il percorso che gira attorno all’aeroporto e ci fermiamo vicino a quello che sulle mappe viene segnato come un lago artificiale. E tale è, dato che serve per regolare il flusso delle acque, più o meno come una vasca di laminazione. Dagli argini, raggiungibili a piedi, si osservano e si fotografano benissimo gli atterraggi sulla pista 26R. La luce, o quello che ne rimaneva, non era granchè, quindi abbiamo preso la strada asfaltata in direzione Frankfurt.

Peccato, perchè secondo noi il Franz J. Strauss merita una visita approfondita e con un meteo migliore. Le location sono molteplici e il traffico non manca di sicuro, forte della presenza di mamma Lufthansa che, come detto, ha basato qui i propri A350 insieme a qualche A380.

Ma, se a qualcuno piace ancora vedere la Regina dei Cieli, ovvero il Boeing 747 oppure i sempre bellissimi McDonnell Douglas MD-11, bisogna recarsi a Francoforte.

Premettiamo che, nonostante tutte le volte che ci siamo stati, questo aeroporto non ci stanca mai, vuoi per l’incredibile numero di voli, vuoi per le location dove poter fotografare. Ovviamente se pensate di farvi un giro qui in aereo, è necessaria un’auto per potervi spostare.

Quest’anno ci siamo concentrati maggiormente su tre spotting point: quello a lato della pista verso sud, quello sulla pista nuova e quello sopra l’autobahn.

Come al solito gli special non mancano e, durante questi due giorni, ci siamo imbattuti nel 777 Star Wars di ANA, atterrato davanti a noi sulla pista nuova. E anche nello special dei 100 anni di Icelandair, atterrato sulla pista centrale, nonostante un gruppo di fotografi toscani ci abbia consigliato di spostarci sulla pista nuova. Eh, no, cari… stranamente questa volta la fortuna era dalla nostra!

Poi anche l’MD11 Lufthansa Cargo “Human Care cargo” (quello con le orme dei piedi dipinte sulla fusoliera), dedicato ai 10 anni dalla fondazione della medesima organizzazione dedita agli aiuti per le popolazioni del Kenya. E ancora gli special di Lufthansa, cioè il 5starhansa dedicato alla vincita delle 5 stelle di Skytrax, o il 747 old livery, veramente spettacolare, il 777 di Etihad con la livrea Year of Zayed, il 737 di SunExpress dedicato a Peter Hase.

Ci siamo appoggiati, per le notti, ad un hotel appena restaurato gestito da un italiano residente da diversi anni vicino all’aeroporto, in quel di Morfelden. Stanze spaziose e pulitissime! Qui il link.

E, come ogni anno, tappa fissa alla Mela d’oro, Goldener Apfel, qui il link. Annaffiate di birra weiss, le nostre schnitzel ce le ricorderemo fino alla prossima volta.

Fabio Zocchi

Galleria fotografica di Ricardo Baldassarre

1° giorno:  MUC – Monaco di Baviera  (19 foto)

2° giorno:  MUC – Monaco di Baviera  (19 foto)

2° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (37 foto)

3° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (99 foto)

4° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (26 foto)