Siamo lieti di invitarvi all’evento di presentazione del libro “Concorde – L’aeroplano supersonico civile” che si terrà Sabato 21 Dicembre alle ore 15.30 presso la Sala Conferenze MUSEO AGUSTA, in Via Giovanni Agusta 506 a Cascina Costa.
All’evento saranno presenti gli autori Domenico Binda, Massimo Dominelli, Nur El Gawohary e Giuseppe Lapenta.
Sinossi del libro “Concorde – L’aeroplano supersonico civile”
Nel primo pomeriggio del 2 marzo 1969 gli uomini in servizio nelle torre di controllo dell’aeroporto francese di Tolosa/Blagnac autorizzavano al decollo il Concorde 001.
Quel primo decollo aveva una doppia valenza poiché realizzava un incredibile passo avanti nell’evoluzione della tecnologia, sotto alcuni aspetti non esclusivamente aeronautica, rivoluzionando, nel contempo, l’industria del trasporto aereo mondiale.
In termini tecnici parliamo dell’impiego di nuove soluzioni aerodinamiche, materiali costruttivi mai utilizzati in precedenza parimenti a procedure e strumenti per la fabbricazione in elevatissima percentuale innovativi non dimenticando un’organizzazione produttiva e logistica estremamente complessa messa a punto tra due nazioni profondamente diverse nella Storia come nelle tradizioni e abitudini non meno che nella lingua.
La rivoluzione nel trasporto aereo consisteva, invece e soprattutto, nella velocità del viaggio arrivando, grazie al “gioco” dei fusi orari, oltre l’oceano Atlantico prima della partenza dall’Europa.
Con un unico rivale, il sovietico Tupolev TU-144, chiamato anche Concordoski per una serie di similitudini comunque discutibili, il Concorde era in linea in 14, e in seguito 13, esemplari e unicamente nei colori di due aviolinee cioè Air France e British Airways ricordando certo la Singapore Airlines che, per un periodo limitato, vestiva con la sua livrea un lato di uno dei supersonici della flotta del vettore britannico.
Frequentato regolarmente da Presidenti, Regine e Ministri, VIP dello spettacolo e dello sport nonché da un facoltoso pubblico d’affari per il quale il tempo è realmente denaro, nell’arco di poco superiore a due decenni si rivelava commercialmente un velivolo sempre meno proficuo per i rispettivi operatori a causa di elevati costi di manutenzione e consumi di carburante (circa 100 tonnellate di cherosene per trasportare non più di 100 viaggiatori) che si affiancavano, nel tempo, al prezzo d’acquisto unitario dell’aeromobile.
Nell’estate del 2000 uno dei Concorde di Air France precipitava in fiamme su un hotel a Gonesse, in Francia, nelle vicinanze dello scalo parigino di Charles De Gaulle da dove era partito.
L’incidente, insieme ad una significativa diminuzione del numero dei passeggeri presenti su ogni collegamento di linea e ad un progressivo quanto consistente incremento del prezzo del carburante, ne decretava il tramonto operativo nel triennio successivo relegandolo a star di alcuni musei aeronautici in più di un continente. Intramontabile è il ricordo non esclusivamente per quanti lo hanno disegnato, fabbricato, collaudato e volato anche solo una volta ma per tutti noi testimoni del nostro tempo.
C’est Concorde, un’icona incontestabile dell’Era Moderna.