Il Museo dell’Ejercito del Aire Spagnolo è localizzato appena a sud del centro di Madrid, nello storico aeroporto di Cuatro Vientos. Raggiungibile con la metropolitana (Linea 10) e…poi con una camminata di circa 1,5 Km lungo una trafficata superstrada! La fatica è però ricompensata da una visita che presenta molti motivi di interesse!
L’accesso al museo è gratuito e l’apertura è giornaliera (tranne il Lunedi) ma solo in mattinata, dalle 10.00 alle 14.00. A disposizione del visitatore una piccola caffetteria. Non ho invece visto il classico “bookshop”.
L’intera struttura è attentamente sorvegliata da uno stuolo di giovani vigilanti che letteralmente pedinano con discrezione i visitatori, impedendo ogni movimento al di fuori dalle aree permesse.
La collezione è notevole e comprende più di 150 tra aerei, elicotteri, autogiri ed alianti (ma non li ho contati…) e numerosi altri pezzi quali attrezzature aeroportuali, armamenti, simulatori; è suddivisa tra alcuni hangar dove sono conservati gli aerei fino agli anni 50 circa. Una vasta area espositiva esterna è dedicata agli aerei più recenti e di dimensioni più ragguardevoli. Il materiale informativo è normalmente bilingue: spagnolo ed Inglese.
Gli aerei conservati al coperto sono in ottimo stato di conservazione (presso il museo è attiva una unità di restauro), mentre la verniciatura di quelli all’aperto risente del soleggiato clima Madrileno.
Come sempre non è facile fare buone foto all’interno degli hangar, in questo caso però la situazione è decisamente migliore rispetto a molte altre realtà simili: la luce (sempre naturale) è buona e la distanza relativa tra i singoli pezzi (e comunque la loro disposizione) è accettabile. La situazione all’esterno è migliore, anche se in questo caso si potrebbe fare meglio (in termini di spaziatura) per agevolare i fotografi.
La raccolta “copre” di fatto l’intera storia dell’Aviazione Militare in Spagna, comprendendo anche diversi “pezzi” non facilmente visibili in altre nazioni. Numerosi anche gli aerei appartenuti ad altre Aviazioni Militari (alcuni Mig ex DDR, i “soliti” Svedesi…).
Bando alle ciance, largo alle foto! Cominciamo dagli aerei (e missili) esposti all’esterno:
Una delle star, questo bellissimi Boeing KC-97L Statotanker utilizzato dallAviazione Militare Spagnola:
Di grande interesse questo Casa 352, la copia “spagnola” del sempiterno Junkers Ju.52:
Accanto ad un originale:
Un bel DC-3/C-47 è presente ovunque:
Ed il successovo Douglas DC-4 in rappresentanza dei grandi plurimotori a pistoni:
Il Casa C.207 Azor è una derivato locale dalla serie Convair Metroliner (ce ne sono due esposti):
Il più famoso rappresentante della categoria anfibi (è infatti dotato anche di normale carrello di atterraggio), purtroppo questo Catalina è in pessime condizioni e necessita di un restauro a breve scadenza:
Un altro Anfibio, famosissimo anche in Italia negli anni ’50,’ ’60 e ’70 fino alla sua sostituzione con gli elicotteri HH-3F, il sempiterno Albatross:
La categoria è completata poi da un più recente Canadair CL-215.
Questo Lockheed Orion è una acquisizione recente ed è ancora in fase di rimontaggio:
Bireattore Spagnolo del dopoguerra, il Casa (Hispano Suiza) Saeta è presente al Museo in tre diversi esemplari, questo è quello conservato esternamente, appartenete all’ultima versione costruita:
Il T-6 è stato un classico ovunque (altri due esemplari sono esposti al coperto):
Uno scorcio della nutrita “fighter’s alley
Dove tra i pezzi più particolari questo Casa-Northrop RF-5°, versione “photo-recce” del notissimo Freedom Fighter costruita solo in Spagna (a fianco vi è un “normale” F-5A con camouflage desertico). Notare la finestrella della macchina fotografica nel muso del velivolo:
Il Mirage III rimane uno dei miei preferiti caccia Mach 2 della prima generazione:
Ma il cuore batte sempre forte per lo spillone (sull’altro lato nei colori della tedesca Luftwaffe):
Tra gli altri, questo stupendo Sabre nei colori della pattuglia acrobatica dell’epoca:
Un altro F-86 è esposto al coperto, con il pannello che ricopre il vano delle mitragliatrici M2 sostituito da un trasparente:
Il Phantom ha rappresentato per anni la prima linea dell’Aviazione Spagnola, sia in versione caccia-bombardiere (F-4C) che ricognitore (RF-4C):
Il Mig 17, nei colori dell’aeronatica Bulgara, apre l’infilata dei caccia sovietici. Dietro si intravedono MiG-21, MiG-23 e Su-22 (tutti ex-DDR):
Esposti internamente, purtroppo in modo decisamente poco fotogenico, due dei pezzi più interessanti. Si tratta di due versioni del famosissimo bombardiere tedesco Heinkel He.111.
La versione “muso lungo” denominata Pedro:
e la versione costruita in Spagna (con Motori Merlin) dalla Casa:
In un altro hangar due pezzacci decisamente interessanti: le versioni “locali” del Messerschmitt Bf.109 costruite dalla Casa con motori Rolls-Ryce Merlin (qulleo dello Spitfire…):
In un altro hangar due pezzacci decisamente interessanti: le versioni “locali” del Messerschmitt Bf.109 costruite dalla Casa con motori Rolls-Ryce Merlin (qulleo dello Spitfire…):
Di particolare interesse per noi Italiani questo bellissimo Fiat CR.32, caccia dell’Aviazione legionaria durante la Guerra Civile Spagnola:
A fianco i due antagonisti dell’Aviazione Repubblicana, entrambi dipindi in maniera diversa sui due lati (si tratta però di repliche e non di esemplari originali).
Il biplano Polikarpov I-15
Ed il monoplano Polikarpov I-16
Lo Spagnolo De La Cierva è stato un pioniere dell’Autogiro, “strana” macchina volante che a metà tra l’aereo e l’elicottero. In esposizione si possono trovare diversi esemplari di queste macchine. A puro titolo esemplificativo, questo è un La Cierva C.30:
Per concludere una vista dei musi di due classici Iberia – MDD Dc-9-32 e Boeing 727 – che spuntano dall’Hangar occupato dal reparto restauro: