Belin, che accoglienza. Ma siete sicuri che i liguri siano, come leggenda narra, chiusi agli estranei e ai “foresti”? 

In una mattinata fresca siamo partiti alla volta di Genova, dove avevamo concordato con i responsabili dell’Aeroporto, di Babcock Italia e di Piaggio Aerospace una visita in area landside con anche la possibilità di visitare i Canadair e l’hangar dove vengono rifiniti e consegnati i Piaggio P180 Aero. Nonostante una coda chilometrica in autostrada, ampiamente prevista, ci ritroviamo, dopo i controlli di sicurezza ai quali siamo abituati, già sulle piste. 

La prima visita è ai Canadair di Babcock Italia, in dotazione ai Vigili del Fuoco. Due gli esemplari presenti e basati a Genova, I-DPCI e I-DPCY. Un terzo velivolo è presente in piazzale, ma in un’area poco praticabile. 

Il personale di Babcock Italia ci apre le porte (letteralmente) dei due aerei antincendio, spiegandoci molte peculiarità di queste macchine ancora pilotate con gli occhi e le manette, senza invasivi ausili elettronici. Abbiamo avuto la possibilità di salire, di incunearci nella angusta cabina di pilotaggio, di poter toccare con mano la robustezza dei Canadair CL-415 che, purtroppo, l’estate appena passata sono stati chiamati a spegnere molti incendi in tutta la nostra penisola. Ingegnoso, ma altrettanto semplice il meccanismo di ingresso dell’acqua nei serbatoi per una capacità di circa 6000 litri. Due bocchette, molto piccole in verità, assicurano il quantitativo di acqua in pochi secondi, che può essere poi scaricata da 4 portelle sotto la pancia dell’aereo comandabili in vari modi. 

Impegnati nella visita ai Canadair, l’unica cosa che distoglie la nostra attenzione è l’arrivo e la successiva partenza nel nuovissimo A220 di ITA, in livrea “Born to be Sustainable”. Un’altra chicca che ci regala Genova!

Finita la visita ai Canadair ci spostiamo davanti alla caserma dei Vigili del Fuoco aeroportuale. Anche qui l’accoglienza è spettacolare. In mancanza di un traffico aereo al quale siamo abituati, diamo uno sguardo ai mezzi antincendio, ma su ruote stavolta. 

Lo Scania 6×6 in allestimento BAI ci viene mostrato con orgoglio e passione, la stessa che pervade anche me quando, come un bambino, metto piede al posto di guida, stando bene attento a non toccare i moltissimi pulsanti e leve che permettono al personale di comandare le lance che dirigono i getti d’acqua lontano svariate decine di metri. Un caffè offerto dagli altri Vigili del Fuoco e siamo pronti a tornare a cacciare velivoli, che siano ad ala fissa o ad ala rotante. Proprio gli elicotteri catturano le nostre attenzioni, in particolare modo un Ab412 in livrea verde ma con le insegne dei Vigili del Fuoco. Purtroppo, o per fortuna, un piatto di trofie al pesto ci aspetta, con annessa chiacchierata con gli amici di GOA Spotter, pochi ma agguerriti!

La seconda parte di giornata inizia con un bel briefing da parte del sig. Nur El Gawhoary responsabile della comunicazione dell’Aeroporto di Genova. Ci illustra la storia dell’aerostazione ligure che compie 60 anni proprio in questi giorni. Il futuro sta già prendendo forma, e prevede un allargamento sia del sistema di smistamento bagagli, sia della parte di Arrivi e Partenze, con altri 5Mila metri quadri coperti.

Entriamo nel vivo del pomeriggio, con l’ingresso negli hangar di Piaggio Aerospace grazie alla Signora Giovanna Corrado, laddove vengono finiti e consegnati i bellissimi e particolari Piaggio P180. Ci vengono mostrate le varie fasi di lavorazione, grazie al Sig. Pittaluga, che ci descrive i bimotori ad elica, famosi qui a Malpensa per il P180 in dotazione ad Enav usato per le radiomisure, che incuriosisce gli abitanti delle cittadine limitrofe grazie al rumore particolare.

All’interno, ça va sans dire, è vietato fare foto, ma troviamo il P180 in varie livree, da quello di Enav, a quello dei Carabinieri, a quello grigio opaco per la Marina fino  a due fortunati privati che se lo possono permettere. Anche all’esterno sono presenti diversi P180, parcheggiati davanti agli hangar, ma la nostra attenzione cade sul decollo di un Canadair, con una luce abbastanza bassa che gli dona un colore ancora più giallo del solito. 

Ok, abbiamo finito. O no? Ma va, manca solo qualche foto dal piazzale mentre atterrano tre B737-800 di Ryanair. Siamo in pieno controsole, ma non perdiamo anche solo qualche attimo nel quale i tre piccoli di casa Boeing si mostrano con la corretta luce. 

Stavolta sì, è ora di rientrare, ma proprio mentre siamo nel parcheggio ci arriva la notizia che un Canadair è precipitato mentre svolgeva attività antincendio. Averli visti e pensare a questa tragedia ci lascia attoniti e senza parole. Un pensiero a loro e alle loro famiglie da parte nostra.

Che dire di questa spottata in trasferta? Complimenti a tutti quelli che hanno permesso la riuscita di una giornata diversa dal solito, a cominciare dal personale dell’Aeroporto, a quelli di Babcock Italia, alla Piaggio Aerospace e anche ai Vigili del Fuoco. Alla prossima!

Testo di Fabio Zocchi –  Foto di Lorenzo Giacobbo e Fabio Zocchi