Spotter e studenti pericolosi negli aeroporti italiani; all’estero sono i benvenuti: Grazie Enac !!!

All’alba del nuovo anno, dopo sette mesi di attesa di una risposta mai arrivata di ENAC, l’ente nazionale per l’aviazione civile, siamo quì a ripresentarci più sdegnati che mai, a denunciare il cinismo e l’indifferenza di chi è stato da noi chiamato a restituirci la nostra dignità consentendo di riprendere le nostre pacifiche attività aeroportuali.

Questa volta ci ripresentiamo uniti, con tutte le associazioni a noi collegate, al fine di sottolineare l’entità dei danni subiti dal divieto, danni non solo tangibili, o meglio, economici (cioè la serie di servizi dell’indotto a favore dei nostri ospiti), ma soprattutto quelli più profondi, più interiori, quelli che attengono ai nostri ideali, alle aspettative culturali e, se vogliamo, anche a quegli equilibri che di recente erano stati raggiunti con le FF.OO. aeroportuali in tema di sicurezza partecipata sulle aree esterne.

Una reazione repressiva e unilaterale – della quale erano all’oscuro tutti, o quasi, a Malpensa – nata probabilmente per soffocare una delle tante espressioni positive di questo aeroporto. Nessuna disponibilità di ENAC ad ascoltare, nè volontà di approfondire, ma solo un conveniente e burocratico arroccamento di posizione, basato sulla necessità di doversi attenere alla rigida direttiva comunitaria sulla sicurezza (Regolamento (UE) N. 185/2010) …che, peraltro, da un’attenta lettura non ci consta contenere alcun riferimento specifico su alcuna tipologia di visitatori da non ammettere all’accesso nè in area lato volo, nè in area sterile.

Avendo appurato, nel frattempo, che questo strano divieto era stato escogitato e previsto in normativa solo in Italia, visti i numerosi esempi della maggior parte degli scali comunitari da noi citati, ci siamo sentiti dire che se ciò fosse vero, presso quegli aeroporti la direttiva comunitaria sarebbe gravemente disattesa. Al ché ci è sorto spontaneo di rispondere che, se così fosse, visto il mancato rispetto del regolamento, anche gli standard di sicurezza di quegli aeroporti sarebbero declassati e, di conseguenza, anche i voli originati da detti scali sarebbero paradossalmente da considerare “a rischio”. Ovviamente, la conversazione per gli ovvi motivi non ha avuto seguito…

Per dovizia di particolari, tra l’altro emersi da ricerche delle ultime ore, risulterebbe che presso l’aeroporto di Fiumicino, l’ordinanza Security  9/2012 della Direzione Aeroporti di Roma attualmente in vigore non contenga alcun riferimento specifico circa l’esclusione di scuole o iniziative turistiche e similari, ma soltanto l’esigenza di legittimità della richiesta; dunque a voi ogni eventuale considerazione.

Italia dunque, la sola Nazione europea in controtendenza rispetto al resto d’Europa, l’Italia delle regole, lanciata con orgoglio alla conquista del podio internazionale dell’eccellenza aeroportuale, capace di fare a meno perfino delle buone e pacifiche iniziative sociali e culturali che non avrebbero creato problemi di sorta, come è sempre stato da decenni, nè gravato certamente sulle casse di alcun ente pubblico, ma solo – scusate se è poco – posto un piccolo tassello nella crescita dell’economia del nostro territorio.

Ma i regolamenti e i divieti non nascono dal nulla, nè provengono da chissà quale entità astratta; essi sono frutto di analisi e approfondimenti, soprattutto quando si mette in gioco la sfera della “legittimità” ovvero la prerogativa di “avere il diritto di…”. E se per ipotesi spotters e studenti per motivi di sicurezza non sono legittimati ad accedere in area perimetrale anche se accompagnati da personale preposto, analogamente e, a maggior ragione, ad essi dovrebbe essere negato anche il diritto di viaggiare in aereo…

Vogliamo sperare che tutto questo abbia una ragionevole e saggia conclusione e che il nostro Paese sia ben visto all’estero; tuttavia la notizia di questa vicenda temiamo abbia già fatto il giro del mondo essendosene occupata anche la stampa specializzata internazionale. Speriamo che presto si possa tornare alla normalità.

Per questi motivi siamo stati affiancati dalle tante associazioni di settore collegate e abbiamo deciso di denunciare all’opinione pubblica la nostra estrema indignazione per essere stati senza motivo brutalmente cacciati e di conseguenza emarginati dai nostri Aeroporti.

Con poche e semplici parole abbiamo espresso il nostro profondo dissenso nei confronti di Enac per avere interrotto con un intollerante colpo di spugna delle attività che nulla hanno a che vedere con il pericolo per la sicurezza aerea, con un atteggiamento che non ha simili neanche nelle più dure tirannie: vietare di svolgere una sana attività fotografica e di osservazione delle operazioni aeroportuali a giovani, anziani, appassionati e persone diversamente abili per noi significa tornare indietro di svariati decenni della nostra storia. Tutto ciò per noi è discriminazione, GRAZIE ENAC !!!

Per questo, ringraziamo tutti coloro che ci sosterranno, unitamente ai colleghi presidenti delle associazioni a noi collegate e che hanno volontariamente aderito a questa iniziativa di libera critica.

Al più presto specificheremo alla stampa altri dettagli della protesta.

Giorgio De Salve Ria

GRAZIE A:

AEROPORTILOMBARDI
GENOVA SPOTTER
MALPENSA SPOTTER GROUP
PITI SPOTTER GROUP VERONA
ROMA SPOTTERS CLUB
ASA 2000 TORINO
VERONA SPOTTER GROUP
ORIOSPOTTER BERGAMO
CLUB FRECCE TRICOLORI 81° NOVARESE
NORTH EAST SPOTTER VENEZIA
LUGOSPOTTER RAVENNA
VOLABOLOGNA
CLUB FRECCE TRICOLORI 61° BORGOMANERO
MALPENSA-INFO