C’è il battesimo del volo per una signora dalle dolci numerose primavere e quello di un giovanottino di nemmeno due mesi imbragato nel marsupio del papà.
C’è la coppietta decisa a vivere un capodanno diverso, lei non rinuncia a qualche lustrino vezzoso e tacchi a spillo, lui coi capelli ritti sulla testa, e la famigliola col ragazzino che non si separa dal suo orsetto, c’è il pensiero, forte e commovente di chi ha perso un marito appassionato di aeronautica e gli dedica la fine e l’inizio dell’anno in volo, certa che sarà un dono nel suo ricordo.
E poi l’appassionato di aereomodellismo, il simpatizzante, il curioso: una umanità colorata che aspetta di salire sul volo Livingston della notte di Capodanno organizzato dalla associazione Clipper con partenza da Malpensa sotto i fiocchi di neve di un 31 dicembre freddissimo che impone prima una sosta in pista per l’operazione di sghiacciamento delle ali e poi un cambio di rotta, dalle previste montagne lombarde alla più serena capitale ancora risparmiata dalle nuvole compatte.
E a bordo di quell’Airbus pieno di un anno di speranze, timori, curiosità, fatiche, si mescolano allegria e condivisione di sorrisi, sorvolando a mezzanotte Roma che esplode di luci e bagliori nel silenzio alto del cielo.
La voce del capitano racconta la terra sotto, a 8mila metri, e si alterna a quella del simpatico sponsor di un catering speciale che ha fatto assaggiare salumi e formaggi sopraffini, e al viavai del generoso e partecipe personale di bordo, ragazze per una volta più compagne che professioniste per un volo così particolare, che stappano lo spumante fra scoppiettanti auguri intrecciati a pioggia di flash.
Auguri belli e amicali a un modo originale di celebrare la festa, fra stelle e fuochi, auguri a quanti hanno organizzato e lavorato per la gioia di duecento persone.
E auguri che il volo sia per tutti non solamente un distacco fisico dalla terra per raggiungere veloci luoghi lontani.
Marzia Bertacca
Coordinamento redazione Trend