Durante il 27° Congresso annuale di ACI EUROPE, l’intero settore aeroportuale europeo ha rinnovato il suo impegno a ridurre l’impatto degli aeroporti sul cambiamento climatico, annunciando il raddoppio delle certificazioni Carbon Neutrality entro il 2030.

Durante i negoziati sul clima del COP21 del dicembre 2015, l’associazione degli aeroporti europei ACI EUROPE si è presa l’impegno di avere 50 aeroporti neutrali entro il 2030.

Un altro passo avanti positivo a Parigi

Annunciando il nuovo impegno, Augustin de Romanet, presidente di ACI EUROPE e Presidente e CEO di Groupe ADP, ha dichiarato: “Gli aeroporti europei sono totalmente d’accordo nel mantenere l’obiettivo del riscaldamento globale al di sotto dei 2° C e con l’obiettivo di raggiungerne 1,5° C. D’altronde, l’industria aeroportuale è già passata dalle parole alle azioni attraverso il programma indipendente di gestione delle riduzioni delle emissioni di carbonio, Airport Carbon Accreditation.

All’ultimo conteggio, dei 116 aeroporti europei certificati in base al programma Airport Carbon Accreditation, 27 di essi sono ora carbon neutral¹. Ciò significa che siamo già più che a metà del nostro impegno iniziale”. Ha aggiunto “Così abbiamo pensato che potremmo fare ancora meglio. E guardando come alcuni sono appena usciti dall’accordo di Parigi, pensiamo che dobbiamo fare meglio. Così oggi sono estremamente orgoglioso di annunciare che stiamo raddoppiando il nostro impegno – ACI EUROPE e il mondo aeroportuale europeo stanno ora impegnandosi ad avere 100 aeroporti neutrali entro il 2030“.

L’annuncio di oggi è sostenuto da impegni specifici presi da altri 26 aeroporti in Europa, per diventare neutrali. Niclas Svenningsen, responsabile dell’iniziativa Climate Neutral Now, presso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC) ha commentato: “Meno di due anni fa a Parigi, 195 paesi hanno firmato l’accordo di Parigi sotto il motto di “Possiamo, dobbiamo, vogliamo”. L’annuncio sfidante di ACI EUROPE si trova in linea con questa visione e rappresenta un ottimo esempio da seguire per le altre industrie e settori. Noi a UNFCCC accogliamo i continui sforzi del settore aeroportuale e sosteniamo tutti gli aeroporti che intraprendono azioni per combattere il cambiamento climatico”.

Risultati annuali

ACI EUROPE ha inoltre rilasciato l’ultima certificazione di riduzione di CO2 del programma Airport Carbon Accreditation in Europa per lo scorso anno: 154.351 tonnellate di CO2 risparmiate – equivalente alla CO2 emessa da 64.582 famiglie nel corso di un anno.

Con i suoi 4 livelli il programma Airport Carbon Accreditation ha certificato circa 190 aeroporti in tutto il mondo negli ultimi 12 mesi. I dettagli completi sulla riduzione raggiunta a livello mondiale saranno rilasciati a settembre di quest’anno.

De Romanet ha concluso: “Per gli aeroporti, la gestione delle emissioni di carbonio significa essere all’avanguardia nella responsabilità aziendale e sociale nonché un obiettivo importante del proprio business. Il cambiamento climatico rappresenta un rischio significativo per l’industria aeroportuale * – i cambiamenti nelle precipitazioni, nelle variazioni di temperatura, nell’aumento del livello del mare, nel cambiamento dei modelli di vento – tutti hanno implicazioni potenzialmente gravi per il nostro settore, per il settore del trasporto aereo più in generale e per la connettività degli europei”.

Gli aeroporti di Milano

Anche SEA è in prima linea nei temi della gestione ambientale e dal 2009 partecipa all’Airport Carbon Accreditation. Nell’autunno 2016 gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate hanno ricevuto conferma della loro neutralità anche per il 2015. Un grande risultato portato avanti negli anni considerato che gli aeroporti di Milano sono neutrali dal 2010.

1) http://www.airportcarbonaccreditation.org/airport/participants/europe.html

* http://www.eurocontrol.int/sites/default/files/content/documents/official-documents/factsheets/aviation-climate-resilience-factsheet-2014.pdf

(Ufficio stampa Sea)