Come in un libro di ricette, anche nell’ultima sessione di fotografia aeronautica organizzata dall’Associazione Clipper, abbiamo mischiato alcuni ingredienti essenziali. La presenza di un fitto traffico di aeromobili, di diversi Cargo e altri bestioni e la partecipazione di tantissimi ragazzi entusiasti hanno reso l’evento una piacevolissima giornata per ogni appassionato, accontentando tutti i gusti in fatto di aerei.
Posizionati al capannone del deicing, da dove è possibile fotografare ogni fase del volo (decollo, rullaggio ed atterraggio), all’inizio del pomeriggio, come direbbe Russell Crowe nel film “Il Gladiatore”, si è scatenato di tutto: i piccoli Embraer, produttore brasiliano di cui sempre troppo poco si parla ma dal fatturato ed importanza mondiale, di Austrian, Air Dolomiti, Helvetic e Royal Air Jordanian hanno dominato la scena. In particolare, quest’ultimo, in livrea nera con caratteri in oro, è sempre particolarmente affascinante ed evocativo e sicuramente uno dei più belli al mondo.



Il controllo della pista 35R (operazione di routine con conseguente breve chiusura al traffico della stessa) ha poi fatto sì che si allineassero in fase di decollo un gruppo di giganti dell’aria sulla parallela 35L, proprio davanti a noi. Gli enormi ed apprezzatissimi B747 di Cargolux Italia (i cui rumorosissimi quattro motori hanno fatto da colonna sonora per una buona mezz’ora), l’A380 di Emirates, l’A350 di Qatar Airways, l’A330 di Saudia ed il B777 di American Airlines ci hanno permesso numerosi scatti durante il lento avvicendarsi al decollo di ciascuno di essi.





Un’ampia fase della sessione questa, che ha lasciato emozioni e momenti indelebili nella memoria di ciascuno dei 50 partecipanti. Il sipario è stato poi chiuso da una coppia di A330 (uno di Kuwait Airways e uno di Egyptair cargo), un A321 di Wizzair (in spumeggiante livrea “Abu Dhabi) ed un A321 della moldava Flyone, che hanno concluso in bellezza questa delicata fase del traffico aereo della giornata a cui siamo rimasti entusiasti di aver assistito.




Anche la parte cargo, oltre al già citato Cargolux, ha avuto un ruolo di prim’ordine per quanto riguarda la rarità e frequenza degli aeromobili in atterraggio su Malpensa: un B747 di AirAct, con una coda coloratissima che ricorda quella di un uccello esotico e la più sobria americana National Airways, hanno fatto la loro prima ed impressionante apparizione sullo scalo varesino, andando ad arricchire ulteriormente la nostra collezione (virtuale o reale che sia) di aerei visti e fotografati. A proposito di colori, non possiamo dimenticare un simpaticissimo A321 della tedesca Condor, stavolta in tenuta bianco-verde tra le sue numerose varianti.

Ritorno al futuro
La sessione di fotografia appena trascorsa mi ha dato l’opportunità (e penso che tanti altri partecipanti non più giovanissimi possano condividere il mio pensiero) di avere a che fare con molti giovani e giovanissimi appassionati. Ero vicino ad un gruppo di loro e mi sono letteralmente immerso (discretamente) nei loro pensieri, linguaggio, espressività ed entusiasmo. Ho vissuto le emozioni di quando ero teenager e vedevo il mondo con la spensieratezza e la forza d’animo tipici di questa splendida e complicata età. Vedere tanti ragazzi e ragazze così pieni di energia e di stupore per ogni aereo che passava, cimentarsi nella fotografia e discuterne poi nel loro specifico slang mi ha dato un’emozione unica che spero possa essere contagiosa e far sempre trovare in ognuno di noi l’entusiasmo di vivere esperienze così uniche.
(Testo di Francesco Reina – Foto di Gianluca Mantellini)