Milano, 20 aprile 2018 – E’ stata inaugurata oggi la nuova mostra di Tom Porta Icarus che celebra il mito del volo attraverso un racconto lungo 100 anni. Forza, eroismo ed energia esprimono le 27 tele, 5 di grandi dimensioni, che si susseguono nel Terminal 1 appena passata la Porta di Milano, superando l’area rent a car.

Icaro è il mito dell’uomo che sfida la natura per tentare l’impossibile, per ampliare i limiti dell’umano. Come Ulisse spronava i suoi compagni di viaggio ad usare l’ingegno, che è l’unica cosa che distingue l’uomo dall’animale, per andare oltre i confini del mondo, così Icaro si sacrifica, per eccessivo coraggio, nel tentativo di rubare i segreti del volo. Diventando però l’immagine del mito aereo assoluto.

La storia dell’essere umano è piena di personaggi che hanno cercato di  superare i limiti, e nel momento in cui si è riusciti ad andare oltre il conosciuto c’è stato il progresso.

“Ho deciso di dedicare un ciclo al mito del volo senza compromessi o limiti, un profondo ragionamento con i  miei quadri sul più grande sogno dell’uomo – dichiara Tom Porta – Così in pace come in guerra il Pilota fa del cielo un territorio ove egli si riconosce e rispetta ogni altro Pilota riconoscendolo come creatura della stessa specie”.

Il desiderio di volare è stata una delle sfide che l’uomo ha affrontato con più tenacia, una battaglia epica contro la fisica che lo ha avvicinato sempre di più all’immensità del creato. Uomini, donne, macchine favolose, traversate oceaniche o voli spaziali sono tutti elementi di quel magnifico gioco che è l’evoluzione, gioco che si tinge  di accenti epici e, talvolta, drammatici e che raccontano la storia degli aerei, dei motori, dei viaggi, delle battaglie, degli assi dell’aviazione.

“Da Saint Exupery ad Amelia Earhart, da Richtofen a Lindbergh a Baracca, gli uomini e le donne che volano, al di sopra del dovere o del momento storico si riconoscono fra loro, come i marinai, come individui eccezionali che condividono il privilegio di infrangere i limiti del corpo umano e, di conseguenza, della mente e del pensiero – conclude l’artista.”

(Ufficio stampa SEA)