Circa Ricardo Baldassarre

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EuroSpottingTour2018: Flughafen trip

La Opel Astra scalpita in garage. Vuole ancora portarci in giro per l’Europa alla ricerca di chicche aeronautiche e farci divertire come quattro ragazzini.

Già, quattro, perchè il buon Paolo ci accompagna anche quest’anno dopo il viaggio in aereo di Londra Heathrow. Quindi, ricapitoliamo: ci siamo, come al solito, io (Fabio); Ricardo, Daniele, Paolo, la mitica moka e un baule equamente diviso tra borse per macchina fotografiche e trolley.

Dove andiamo? In realtà ce l’avevamo già in mente da due anni, di fare un giro tra gli aeroporti tedeschi, da cui il titolo Flughafen Trip. Iniziamo da Monaco di Baviera.

Purtroppo il meteo non ci aiuta, una fitta pioggia ci accompagna per quasi tutta la strada. Nelle pause che inframezziamo durante i quasi 600 km che ci separano dalla capitale della Baviera, ovviamente la moka ci rinvigorisce e ci riscalda dai gradi che la colonnina di mercurio ci dice essere intorno ai 15…

Passiamo da Svizzera e Austria, sfiancando il lago di Costanza e attraversando la Baviera. Una grande M ci avvisa che siamo arrivati nel circondario dell’aeroporto di Monaco, che, ricordiamo, è intitolato a  Franz Josef Strauss (IATA: MUC, ICAO: EDDM). Alcuni dati: 45 milioni di passeggeri nel 2017, secondo aeroporto in Germania, 2 piste con due terminal piazzati proprio in mezzo e una discreta fotogenicità.

Già, perchè ci sono posti dove poter fotografare in tutta tranquillità, prima tra tutte la collinetta artificiale in mezzo alle piste, con annesso parco dedicato all’aviazione con un Lockheed Super Constellation (registrazione D-ALEM), un Junkers Ju 52 / 3m (D-ANOY) entrambi in livrea Lufthansa e un Douglas DC-3 (HB-IRN) di Swissair. Si pensi che per un breve lasso di tempo, subito dopo l’inaugurazione dell’aeroporto nel 1992, questo parco superò come numero di visite il famoso Castello di Neuschwanstein. Purtroppo parcheggiare l’auto non è stato facile, a causa di alcuni lavori, ma almeno è stato gratuito.

Dalla collinetta ammiriamo gli arrivi e le partenze che si succedono da un lato e dall’altro, con i più nuovi Airbus A350 di Lufthansa che sono basati qui. Ad un certo punto arriva anche un’astronave… ah, no, è il Dreamliner di ANA in livrea Star Wars, di rara bellezza. Il tempo ci concede poco prima che inizi a piovere di nuovo.

Ci trasferiamo quindi lungo il perimetro esterno del sedime aeroportuale, e ci rechiamo su un’altra collinetta di recente costruzione, da dove ammirare i decolli e gli atterraggi della pista più a sud. Non male la vista da qui, ed il parcheggio è proprio sotto, anche se non di dimensioni notevoli.

La notte la passiamo in un albergo che ci sentiamo di consigliare per la gentilezza e la vicinanza all’aeroporto oltre al buonissimo ristorante in stile bavarese, qui il link.

Il giorno successivo troviamo ancora pioggia anche se intermittente, ma sempre un po’ fastidiosa. Facciamo il percorso che gira attorno all’aeroporto e ci fermiamo vicino a quello che sulle mappe viene segnato come un lago artificiale. E tale è, dato che serve per regolare il flusso delle acque, più o meno come una vasca di laminazione. Dagli argini, raggiungibili a piedi, si osservano e si fotografano benissimo gli atterraggi sulla pista 26R. La luce, o quello che ne rimaneva, non era granchè, quindi abbiamo preso la strada asfaltata in direzione Frankfurt.

Peccato, perchè secondo noi il Franz J. Strauss merita una visita approfondita e con un meteo migliore. Le location sono molteplici e il traffico non manca di sicuro, forte della presenza di mamma Lufthansa che, come detto, ha basato qui i propri A350 insieme a qualche A380.

Ma, se a qualcuno piace ancora vedere la Regina dei Cieli, ovvero il Boeing 747 oppure i sempre bellissimi McDonnell Douglas MD-11, bisogna recarsi a Francoforte.

Premettiamo che, nonostante tutte le volte che ci siamo stati, questo aeroporto non ci stanca mai, vuoi per l’incredibile numero di voli, vuoi per le location dove poter fotografare. Ovviamente se pensate di farvi un giro qui in aereo, è necessaria un’auto per potervi spostare.

Quest’anno ci siamo concentrati maggiormente su tre spotting point: quello a lato della pista verso sud, quello sulla pista nuova e quello sopra l’autobahn.

Come al solito gli special non mancano e, durante questi due giorni, ci siamo imbattuti nel 777 Star Wars di ANA, atterrato davanti a noi sulla pista nuova. E anche nello special dei 100 anni di Icelandair, atterrato sulla pista centrale, nonostante un gruppo di fotografi toscani ci abbia consigliato di spostarci sulla pista nuova. Eh, no, cari… stranamente questa volta la fortuna era dalla nostra!

Poi anche l’MD11 Lufthansa Cargo “Human Care cargo” (quello con le orme dei piedi dipinte sulla fusoliera), dedicato ai 10 anni dalla fondazione della medesima organizzazione dedita agli aiuti per le popolazioni del Kenya. E ancora gli special di Lufthansa, cioè il 5starhansa dedicato alla vincita delle 5 stelle di Skytrax, o il 747 old livery, veramente spettacolare, il 777 di Etihad con la livrea Year of Zayed, il 737 di SunExpress dedicato a Peter Hase.

Ci siamo appoggiati, per le notti, ad un hotel appena restaurato gestito da un italiano residente da diversi anni vicino all’aeroporto, in quel di Morfelden. Stanze spaziose e pulitissime! Qui il link.

E, come ogni anno, tappa fissa alla Mela d’oro, Goldener Apfel, qui il link. Annaffiate di birra weiss, le nostre schnitzel ce le ricorderemo fino alla prossima volta.

Fabio Zocchi

Galleria fotografica di Ricardo Baldassarre

1° giorno:  MUC – Monaco di Baviera  (19 foto)

2° giorno:  MUC – Monaco di Baviera  (19 foto)

2° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (37 foto)

3° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (99 foto)

4° giorno:  FRA – Frankfurt Am Main  (26 foto)

Di |2018-09-26T00:43:52+02:0027 Settembre 2018|Spotting|

15 Settembre 2018 – Clipper Day National Seconda Edizione

A grande richiesta torna a ad essere replicato sabato 15 settembre l’evento che vede riunite a Malpensa le associazioni spotteristiche italiane i cui aderenti non hanno potuto partecipare in occasione della prima sessione dello scorso maggio.

L’aeroporto di Milano Malpensa torna ancora ad essere per gli appassionati la più ambita vetrina italiana di compagnie aeree e aeromobili da osservare e immortalare in fotografia dall’interno dell’Airside.

Ancora una volta Malpensa al centro degli “obiettivi” dei numerosi appassionati e spotters di tutt’Italia in un secondo raduno che abbiamo volutamente realizzare in uno dei mesi dell’anno che consideriamo, rispetto a maggio, uno dei piu adatti ai fini della qualità delle immagini che i nostri amici andranno a realizzare.

Nello stesso tempo, non possiamo che apprezzare le associazioni italiane che prenderanno parte a questa esperienza del 15 settembre: provenienti da Milano Malpensa: MSG – Malpensa Spotters Group; da Verona: VRN Spotters Group; da Bergamo; Orio Spotters, da Genova: GOA Spotters; da Venezia NES North East Spotters; da Pisa: Tuscan Aviation; da Bologna: Vola Bologna; da Torino ASA 2000.

Non possiamo fare altro che ringraziare SEA, il Gestore degli aeroporti milanesi unitamente agli Enti di Stato che ci consentono di proseguire nel nostro impegno più che ventennale di divulgazione della cultura per l’aviazione commerciale.

Di |2018-09-10T21:41:15+02:005 Settembre 2018|Avvisi agli associati, Malpensa, Spotting|

Da dieci anni Belavia a Milano

Lo scorso 14 giugno la compagnia di bandiera della Repubblica di Bielorussia BELAVIA, ha festeggiato il primo decennio di collegamenti di linea regolari sull’aeroporto lombardo di Milano/Malpensa da e per Minsk.

In una breve cerimonia svoltasi presso il gate d’imbarco del volo B2 882 con destinazione Minsk, effettuato da un Boeing 737 Serie 300 con marche EW366PA e configurato con 148  posti in classe unica, il Console di quello Stato a Milano ha ringraziato il gestore aeroportuale SEA e i partner operativi unitamente agli Enti di Stato, dalla Polizia alla Dogana, per l’importante traguardo raggiunto.

Il Rappresentante del vettore ha poi sottolineato la costante crescita del traffico tra le due città nella quale un ruolo significativo è da attribuirsi ai viaggi d’affari degl’imprenditori italiani con interessi in Bielorussia e ai bimbi bielorussi che vengono in Italia per un soggiorno di varia durata.

Numerosi i passeggeri tra cui un gruppo di tifosi della nazionale di football argentina in trasferta a Mosca per i Campionati Mondiali di Calcio.

Prima della partenza, festeggiata sul piazzale aeromobili dal consueto “water cannon” dei Vigili del Fuoco aeroportuali, non è infine mancato il taglio della torta e le innumerevoli fotografie all’intero equipaggio di volo ma soprattutto alle hostess.

Massimo Dominelli 

Di |2018-06-16T19:30:55+02:0016 Giugno 2018|Air News, Compagnie aeree|

Aggiornamento: Spotting a Malpensa e Pizzata Natalizia – 16 Dicembre 2017

Informiamo tutti i nostri Associati che sabato 16 dicembre 2017 ci saranno due eventi in programma: l’ultimo appuntamento per quest’anno con il classico spotting all’interno del perimetro aeroportuale di Malpensa alle ore 9.00 e una serata in pizzeria presso il Ristorante Pizzeria San Martino a Ferno.

Tutti i dettagli della giornata e per la prenotazione della serata in pizzeria sono presenti nel seguente programma:

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Di |2017-11-22T17:57:50+01:0022 Novembre 2017|Avvisi agli associati|

EuroSpottingTour 2017: senza Euro e Tour – London Heathrow

Looppeggiando e clambando. Sembreranno parole strane, ed in effetti lo sono, ma descrivono in maniera adeguata cosa fanno i velivoli in transito presso l’aeroporto principale di Londra.

Potremmo definirli così: looppeggiando – dall’inglese loop (cerchio), lo abbiamo coniato vedendo che praticamente tutti gli aerei subiscono un circling, mentre clambando, sempre dall’inglese to climb (salire), lo abbiamo inventato per definire le evidenti salite ripide e le virate che i piloti sono costretti a fare per sgomberare la pista per il decollo successivo.

Questa immagine vale più di mille parole:

In rosso gli atterraggi, in verde le partenze

Signori e signore, Benvenuti a London Heathrow!

72 milioni di passeggeri, basterebbe questo dato per far capire al lettore di che aeroporto stiamo parlando e dei motivi per i quali i velivoli hanno poco spazio tra di loro. A rendere la ricetta decisamente corposa, aggiungiamo che ha solo due piste e che tra le 22 di sera e le 6 di mattina non vola nessuno. Et voilà, il gioco è fatto. Hub di British Airways e casa anche di Virgin Atlantic, queste sono le destinazioni raggiunte:


Detto del luogo, passiamo alla nostra avventura che ci vede, ogni anno, andare a curiosare in qualche hub europeo. Eccoli qui, Ricardo, Daniele, Paolone e lo scrivente Fabio, solcare i cieli, questa volta, per spottare nel settimo aeroporto al mondo per passeggeri. Abbiamo prenotato ad aprile per poter volare a fine luglio tutti insieme con British Airways, rispettivamente da Linate (io, Daniele e Paolo) e da Stoccolma Arlanda (Ricardo), riservando anche l’albergo, il Twistle Hotel, dotato di terrazza panoramica nel ristorante interno che da sulla pista più a nord.

Partenza sabato 22 luglio, con un bel sole che inizia a surriscaldare la pista del City Airport della città meneghina, e con G-EUYA (Airbus A320) ad accompagnarci nell’avventura di quest’anno. Arrivati a Heathrow, in attesa dell’arrivo dello svedese, gli occhi iniziano subito a brillare, constatando la quantità e la varietà dei velivoli presenti. Ci portiamo subito in hotel facilmente raggiungibile con il bus gratuito della linea 423 per lasciare le valigie.

Il nostro pensiero va immediatamente allo spotting point per eccellenza, cioè il famoso prato vicino a Myrtle Avenue. Con la stessa linea di bus raggiungiamo la stazione metro di Hatton Cross e a piedi (500 mt) arriviamo al prato, cogliendo subito, proprio sulla testa, tutti gli arrivi da ogni parte del mondo e di qualsivoglia modello di aereo.

Stranamente il sole fa capolino, tra le innumerevoli nuvole che tempestano questo angolo di Gran Bretagna. La pacchia dura poco, perché una fastidiosa pioggerellina nel pomeriggio ci costringe a spostarci per ripararci.

Verso sera, anche se stanchi, raggiungiamo Londra per ammirarne furtivamente le bellezze architettoniche e non solo… Il metodo più economico che abbiamo trovato è stato quello di prendere la metro direttamente dal Terminal 5 dove siamo atterati. Costo 12 sterline a/r, per un viaggio che dura all’incirca 50 minuti con 20 fermate con destinazione finale nella famosa piazza di Piccadilly Circus.

Anche qui la pioggerellina ci perseguita e la temperatura è anche bassa, soprattutto confrontandola con i 30 gradi diurni di Milano. In un amen però, il cielo si apre e riusciamo a farci quattro passi tra Piccadilly Circus, la cattedrale di Westminster, il Big Ben e la ruota panoramica London Eye. Da qui con la nostra attrezzatura sarebbe quasi possibile spottare, considerato il fatto che riusciamo a distinguere quasi a occhio nudo gli aerei in atterraggio (una mano ce la dà il fido Flightradar24 grazie al roaming dei dati gratuito in tutta Europa dal 15 giugno). Sembrerà strano, ma vengono instradati al passaggio sopra la città per il minor rumore in atterraggio rispetto al decollo.

E siamo al day 2. Aperti gli occhi e rinsaviti da sveglie alle 5 di mattina del giorno precedente, ci troviamo sulla terrazza del nostro hotel, che ha una vista meravigliosa sul T5, quello dedicato a British Airways, nonché sulla testata pista 9L. Peccato che i decolli siano dalla 27R, e questo limita ai soli widebody la possibilità di essere fotografati decentemente.

Tutto il perimetro dell’aeroporto è chiuso da una recinzione molto alta e con minacciosi cartelli che ne proibiscono l’avvicinamento pena dure reprimende. Essendo molto difficile scattare foto con aerei sulle taxiway o in pista, non ci resta che ritornare a Myrtle Avenue fino alle 15, orario in cui vengono invertiti i decolli e gli atterraggi, in un modo molto simile a Malpensa ma gestito a settimane alterne seguendo questo schema.

Alle 15 per un attimo si ferma tutto, con aerei in holding sulle quattro aree designate e con aerei già pronti sulle taxiway per entrare in pista.  Sono solo pochi minuti prima di riprendere l’incredibile sequenza di arrivi e partenze.

Ci posizioniamo assieme ad altri spotter locali a lato della rotonda che immette i veicoli nell’area di manutenzione di British Airways. Tra un atterraggio e l’altro, non possiamo non ammirare che anche le strutture dedicate alla manutenzione vanno di pari passo con il resto. Fuori dagli hangar ci sono tre widebody appena usciti da qualche check, un B777, un A380 e un Dreamliner.

Inizia a piovigginare, senza particolare insistenza, ma fastidiosamente. Dopo qualche ora si apre di colpo il cielo e gli aerei vengono illuminati dalla luce del sole. Non solo, lo sfondo si arricchisce di uno splendido arcobaleno circolare, segno che la pioggia si è spostata più a ovest. Rimaniamo fino a quando la luce non diventa troppo calda, cioè fino alle 20.

Un hamburger e quattro belle birre ci toglieranno la fame e la sete accumulata e suggelleranno un’altra giornata da ricordare. E, a proposito di ricordi, cosa c’è di meglio che non farsi un bel selfie davanti al A380 di Emirates in scala 1:6 posizionato dove, fino a pochi anni fa c’era un analogo modello del Concorde di BA?

Il giorno dopo ci riposizioniamo alla rotonda per ammirare ancora gli atterraggi. Ci spostiamo poco dopo sul curvone prima di arrivare alla rotonda per fotografare gli aerei sul lato destro, visto che sono in atterraggio sulla 27R. Anche qui riusciamo a ritardare la nostra partenza verso l’italia, fino a aspettare il 767 TAM con la livrea Walt Disney. Peccato che per un soffio il cambio delle piste ce lo toglie dagli obiettivi.

Ci portiamo verso il T5, dove scopriamo che i nostri voli subiranno un ritardo di quasi due ore. Poco male, dopo l’ennesimo hamburger ci gustiamo un bel tramonto dalle vetrate del terminal e la vista di un B747 al finger. Immenso…

Alla fine è veramente come ce lo hanno sempre raccontato: aerei che arrivano e partono senza soluzione di continuità, se non per il cambio piste. Ottimamente costruito, come disposizione dei vari terminal, ormai è arrivato a essere sottodimensionato per il traffico che sopporta. Vari progetti sono al vaglio, tra i quali l’ampliamento con una terza pista di Heathrow.

God save Heathrow!

Fabio Zocchi


Galleria fotografica di Ricardo Baldassarre (174 foto)

Di |2017-11-01T22:19:24+01:001 Novembre 2017|Spotting|

Pubblicato il Calendario eventi 2017

Abbiamo pubblicato il calendario delle attività in programma per il prossimo anno.

Oltre alle consuete giornate di spotting all’interno dell’Aeroporto di Malpensa, sono in fase di programmazione due viaggi, a fine giugno e settembre, rispettivamente a Francoforte e Zurigo; vi informeremo del programma di massima e dei primi dettagli di queste gite appena ci sarà possibile.

Stiamo inoltre definendo la data per la festa dei 20 anni dell’Associazione Clipper in programma per il primo weekend di giugno, anche per questa iniziativa vi aggiorneremo appena possibile.

Nella pagina del Calendario 2017 trovate i collegamenti per il Regolamento 2017 valido per lo spotting a Malpensa e un pratico modulo per prenotare le sessioni di spotting direttamente dal sito.

Per le gite a Francoforte e Zurigo è necessario scrivere a limc@libero.it.

Calendario 2017

Calendario eventi 2017

Clicca a destra per vedere il Calendario degli eventi per l'anno 2017
Calendario 2017
Regolamento Spotting 2017

Regolamento Spotting 2017

Leggi il regolamento per le attività di Spotting a Malpensa
Regolamento Spotting 2017
Prenotazione eventi

Prenotazione eventi 2017

Utilizza il nuovo modulo per registrarti agli eventi di Clipper
Prenotazione eventi
Di |2016-12-20T08:51:41+01:0018 Dicembre 2016|Air News|

EuroSpottingTour2016: Solita macchina, soliti tre spotters

Rieccoci. Solita macchina, soliti tre spotters curiosi ed affamati di prede speciali.

Già, ma dove sarà puntato il navigatore posizionato sul cruscotto? Quali altre mete vedremo, questa volta?

Partiamo dalla fine, dal primo EuroSpottingTour2015 tra Zurigo, Francoforte, Düsseldorf e Amsterdam. Appena finito ci promettemmo che il 2016 avrebbe visto la seconda edizione di un viaggio del genere, ma con una novita’: Parigi Charles de Gaulle.

E sia.

1 giugno. Il sole ci accompagna fino a Zurigo, anche se tra molte nuvolette. Il solito bellissimo paesaggio, il solito Tunnel del Gottardo con la novità dell’apertura del nuovo AlpTransit come contorno, solito traffico ma con le nuove chicche di recente consegna a Swiss da parte di Boeing.

EuroSpottingTour-2016--4Il primo B777-300ER consegnato è l’ HB-JNA con la livrea dedicata alle persone che lavorano nella Compagnia aerea e assieme al secondo (HB-JNB) ce li troviamo appena arrivati al classico Heligrill pronti per il decollo. Invece l’ultimo HB-JND consegnato solo due giorni prima e’ parcheggiato nei remoti a lato dell’Airbus A380 Emirates, ormai presente come il prezzemolo in quasi ogni aeroporto europeo.

In mezzo a velivoli ormai visti e rivisti, uno su tutti il Jumbolino HB-IYS con i colori “Shopping Paradise Zürich Airport”, spuntano anche i velivoli governativi, con l’A319 della nostra Aeronautica che ci passa davanti e riporta il nostro premier Renzi a casa, dopo aver inaugurato il tunnel dell’AlpTransit insieme a Hollande (visto ma non pienamente fotografabile anche il Falcon dell’Armee de l’Air) e alla Cancelliera Merkel. Praticamente i paesi che visiteremo in questo viaggio.

Passato il picco di partenze del dopo mezzogiorno ci muoviamo in largo anticipo in testata pista per la chicca della giornata, così troviamo sicuramente parcheggio…. eh no, stavolta il grande parcheggio è strapieno di macchine e gente!

EuroSpottingTour-2016--28Il motivo? Beh, diciamo che vedere il mitico Ed Force One che porta gli Iron Maiden non e’ roba da tutti i giorni… TF-AAK, un 747-428 ex AirFrance interamente vestito con i caratteri cubitali della band e con Ed sul timone che ci guarda truce, fa decisamente gola a tutti gli appassionati del genere, cioè noi!

Appena atterrato quasi tutti corrono verso l’Heligrill con il preciso intento di fotografarlo a terra, ma un cordone di Polizia impedisce di avvicinarsi alla rete. Peccato, l’intenzione era di immortalare la scritta al completo, mentre era fermo ai parcheggi vicino agli altri aerei istituzionali.

Scopriamo anche che nei prossimi mesi partirà la costruzione di una piattaforma rialzata dedicata agli spotters ed ai comuni visitatori e curiosi in zona Heligrill. Sembra che l’ampliamento con conseguente modifica del layout di tutta la zona sia rinviato. Infatti il cartello che avevamo fotografato negli anni scorsi è scomparso.

Dopo questo antipasto gustoso, è ora di rimetterci in marcia: destinazione Frankfurt Am Main.

Circa 450 km di autobahn separano i due aeroporti e arriviamo al nostro hotel nei pressi dell’aeroporto già con il buio, squarciato solo dai potenti fari che illuminano le taxiway e i piazzali. Piove, anche se non intensamente.

Ovviamente non possiamo non fermarci a cenare a base di schnitzel e weissbier al nostro solito ristorante. Dove? A Morfelden, paesino vicinissimo allo scalo tedesco, sulla strada che porta a Russelsheim, precisamente qui. Come al solito il brindisi a questa ennesima pazzia è un must irrinunciabile.

Ci svegliamo abbastanza presto, la mattina seguente, con il preciso intento di andare nel punto più bello, a mio parere, dove fotografare: il ponte sull’autostrada A5. Ombrelli e K-Way fanno parte del nostro corredo perché, ahimè, anche oggi il tempo non promette nulla di buono.

EuroSpottingTour-2016--51C’è l’imbarazzo della scelta con gli arrivi che si susseguono a ritmi da rush-hour. B747-8, A380, B777, B767 oltre alla infinita schiera di A32x e B737 di Lufthansa. E, giusto per iniziare, un A380 proveniente da New Delhi compie un bel mancato atterraggio con relativa riattaccata e virata stretta per riatterrare. Da qui le focali usate spaziano dal 24mm a pieno formato per i passaggi sulla taxiway fino al 400mm su APS-C per gli atterraggi sulla pista.

Grazie all’esperienza dello scorso anno, abbiamo provveduto ad acquistare una sim con traffico dati per l’uso all’estero e sfruttato il noto FlightRadar24 su smartphone e tablet per controllare costantemente il traffico senza dover correre al minimo suono per poi trovarsi davanti, ad esempio, un A320 easyJet. Bello eh, ma a Malpensa ce ne sono un’infinità…

Lufthansa possiede 276 aerei, di cui 154 della famiglia A32x, 19 A330-300, 33 A340 divisi tra le versioni -300/-600 e 14 A380. In casa Boeing possono contare su 7 B737 ormai sulla via della pensione vista l’età media di 25 anni, 32 B747 di cui 19 nella versione -8 Intercontinental e 5 777-200 in versione cargo. Così, come i 12 MD11 cargo in piena attività.

EuroSpottingTour-2016--95Le prede ambite e ricercate sono i due nuovi A320 Neo (New Engine Option) che sono in dotazione solo a Lufthansa e a Indigo. Le matricole tedesche sono D-AINA (A320-271N cn.6801 motori Pratt-Whitney PW1127G) e D-AINB (cn 6864). Come previsto, viste le destinazioni europee dei narrowbody, riusciamo a immortalarli facilmente e a sentirne il nuovo caratteristico suono effettivamente più contenuto delle versioni fin qui prodotte. Ma che belli però con quei motoroni che fanno tanto GE90!

Dal ponte dell’autostrada, tra una Mustang e una Porsche che corrono ad alta velocità, possiamo ammirare sulla taxiway anche gli aerei che vengono spostati ai parcheggi remoti, tra i quali spiccano il B787-8 Dreamliner di Vietnam Airlines, l’A330 AirChina e l’A340-600 South African in livrea Star Alliance.

Ad un certo punto arriva un signore sulla cinquantina in bici e K-way catarifrangente, con in bella vista il cartellino della Fraport, l’ente gestore dell’aeroporto. Ci dice che oggi arriverà con un volo inaugurale la compagnia islandese Wow con un A321 e che, probabilmente, i Vigili del Fuoco faranno un water cannon di saluto e di benvenuto. Aspettiamo ardentemente l’arrivo dell’islandese e una volta atterrato lo seguiamo fino alla sua postazione purtroppo senza il saluto dei cannoni d’acqua, anzi senza nemmeno una goccia…. Pazienza, la gentilezza e la cortesia nell’indicarci anche il punto preciso dove avrebbero parcheggiato l’aereo ci ha stupito.

Nel pomeriggio ci spostiamo nello spotting-point famoso da dove poter fotografare gli aerei in decollo dalla pista 18. Come al solito dovremmo imparare come i tedeschi gestiscono lo “spettacolo” degli aerei, visto come e dove hanno piazzato questi punti di visione. Da qui gli aerei si possono ammirare ad un centinaio di metri, senza nessun ostacolo con focali che possono anche essere corte, diciamo che un 200mm è perfino esagerato.

EuroSpottingTour-2016--99Volete un’altra prova? Siamo andati a curiosare la nuova piattaforma elevata costruita a fianco dell’ultima pista costruita pochi anni fa, denominata 25R. Semplicemente perfetta, elevata, spaziosa, con due panchine per sedersi e con un buon parcheggio a poche centinaia di metri. Su questa pista, parallela alle due principali, avvengono gli atterraggi anche di aerei a doppio corridoio ad eccezione di B747, A380 e MD11. Atterrano e ritornano indietro dalla taxiway ancora più vicina. Spesso il saluto ai piloti viene ricambiato generando un’immediata empatia con questo o quell’equipaggio.

Verso il tardo pomeriggio prendiamo la strada verso Parigi fermandoci a un’ottantina di chilometri dalla capitale francese. Siamo a Chateau-Thierry e guardando la tv, scopriamo che ci sono state forti inondazioni in Germania e proprio in Francia. La mattina successiva scorgiamo i campi allagati e i fiumi in piena, di certo non è il meteo che ci saremmo aspettati nel mese di giugno.

Arriviamo nel punto posto a nord delle piste dell’hub parigino accanto al ponte che passa sotto alle piste dell’A1. CDG-LFPG, questi codici internazionali dell’aeroporto dedicato a Charles De Gaulle, Presidente della Repubblica Francese negli anni dal 1959 al 1969. L’aeroporto dispone di quattro piste parallele, o quasi, denominate 9/27 e 8/26 con quelle interne destinate normalmente ai decolli di lunghezza superiore ai 4 km mentre quelle più esterne dedicate esclusivamente agli atterraggi, lunghe circa 2 km e mezzo. Questo e’ il nono aeroporto al mondo per traffico passeggeri con 65,5 milioni di viaggiatori passati nel 2015 nei vari terminal del Charles De Gaulle.

Per poter esercitare il nostro hobby in sicurezza e nel rispetto delle leggi locali abbiamo dovuto mandare una mail alla Polizia dell’Aeroporto per poter ricevere un’autorizzazione a fotografare sia qui che a Paris-Orly. Già nel 2009, in occasione della prima visita a CDG, fummo costretti a richiederla ma ora l’autorizzazione deve essere rinnovata ogni tre anni e con dati aggiornati insieme alla foto.

Dal sito airlirnerinparis.com abbiamo trovato una interessante e completa guida sui vari punti. Indispensabile è dotarsi di una scala soprattutto perché per molti punti è necessario “superare” la rete per ottenere delle immagini pulite.

EuroSpottingTour-2016--114La scelta dei vari posti dove poter fotografare gli aeromobili è molto difficile e a nostro parere il migliore è il numero 3. In questo punto è possibile anche non usare scale o scalette varie a patto di voler fotografare solo gli aerei in atterraggio. Per le partenze, oltre a dover usare almeno un 300mm, bisogna sopraelevarsi di poco per ottenere una visione pulita.

Passiamo la mattinata qui e poi ci trasferiamo a vedere gli altri punti sempre elencati in questa guida. Nel pomeriggio abbiamo valutato il n.7 a fianco alla Caserma della Gendarmerie con i cani in addestramento a fare da sottofondo sonoro. Ottimo punto sopraelevato grazie ad una collinetta dove poter fotografare gli aerei sulla taxiway Bravo. Curiosi, siamo andati a controllare anche altri due punti, il n.6 e il n.10. Molto vicini tra di loro e ancora più vicini alla stessa taxiway ma presentano una bella rete (come è logico…) che va superata con l’ausilio della scala.

Ci spostiamo a sud dell’aeroporto nei pressi del Memoriale del disastro del Concorde dove si trova il punto n.4. Complice un meteo pessimo non riusciamo a vedere molto. Ci piazziamo davanti al memoriale, che ricorda una ferita ancora aperta nella memoria di noi appassionati di aviazione, ma anche dell’opinione pubblica. Purtroppo e’ chiuso e, secondo noi, messo in un punto poco visibile e irraggiungibile anche a chi vuole fermarsi tra un volo e l’altro.

Vogliamo vedere anche gli altri punti e puntiamo il navigatore verso il punto n.13. La montagna che ci suggeriscono è molto alta ma impraticabile per il fango dovuto alle incessanti piogge. Passando per vedere il Concorde esposto (macchina eccezionale peraltro!), giriamo intorno a quello che era uno dei punti più belli dove poter fotografare vicino alle taxiway F e N. Come letto sulla guida, il punto e’ diventato un parcheggio riservato ai dipendenti aeroportuali. Nel riportarci nel punto n.3, costeggiamo la taxiway R e “gareggiamo” con un B767 della società saudita Saudi Aramco.

Aspettiamo la sera e speriamo in un miglioramento del meteo. Possiamo senz’altro scrivere che i collegamenti dall’hub parigini sono praticamente con tutto il mondo. Ovviamente le connessioni contano anche delle innumerevoli zone a lingua francese: pensiamo soprattutto all’Africa e alle varie isole come la Polinesia o Reunion. Air Tahiti Nui, con i loro A340-300, li si possono ammirare solo qui, a Los Angeles e, ovviamente, a Tahiti.

EuroSpottingTour-2016--137Anche qui gli “special” non mancano, e spicca su tutti uno dei due A380 di Singapore Airlines dedicato ai 50 anni della indipendenza dalla Malesia. Oppure l’A330 di China Southern in livrea SkyTeam o l’Eva Air con la livrea Hello Kitty.

Ormai stanchi ci portiamo verso l’albergo nella vicina Mauregard. Una cena a base di hamburger da….. no, non il solito McDonald’s, ma nella catena francese di Buffalo Grill, consigliata se non siete vegetariani! A letto presto, la mattina dopo dovremo fare una levataccia!

Già, perché per fotografare uno dei Boeing B777-300ER di Air Austral bisogna essere sul campo alle 5.30 quando atterrano da Reunion. Optiamo per andare nella zona del memoriale del Concorde perché statisticamente gli incoming dal sud del mondo arrivano li. Riusciamo a immortalarlo, non senza fatica e a ISO altissimi, perché anche oggi il meteo rimane inclemente. Però complimenti a chi ha disegnato la livrea perché è veramente bellissima. E non abbiamo visto l’ultimo arrivato, un bel Dreamliner….

La giornata prosegue e ci vede fissi al punto n. 3, con arrivi e partenze che si susseguono senza soluzione di continuità. L’alleanza Sky Team si vede con numerosi voli Delta verso molte destinazioni USA. Ma anche Star Alliance con in primis United e Air Canada hanno numerosi voli per il nord America. Sui famosi Airbus A380 oltre ai dieci in casa Air France segnaliamo quelli di Thai, Singapore, Qatar Airways e ovviamente Emirates.

Se vogliamo siamo arrivati con qualche mese di ritardo, perché non abbiamo più la possibilità di fotografare i B747 della compagnia di bandiera francese, esclusi proprio quest’anno dal network di Air France. Anzi, a dire il vero, gli unici B747 che fotografiamo sono proprio quelli di United.

In area cargo segnaliamo FedEx che la fa da padrona grazie al proprio hub qui e Air France, la cui sezione cargo è molto più piccola della parte passeggeri. Infatti si contano solo due B777 in versione cargo rispetto ai 70 (!!!) disponibili nella versione passeggeri. Nella sezione del cargo postali c’è ASL con diversi B737 che collegano molte città francesi.

EuroSpottingTour-2016--167Siamo però nella capitale francese, sede, com’è ovvio, dell’Armee de l’Air. Vediamo e fotografiamo sia uno dei più vecchi A310 che anche uno dei più recenti A343. Magari tra qualche tempo potremo fregiarci anche noi del nostro I-TALY (se tutta l’operazione lascia a desiderare, la fantasia nel trovare la registrazione più originale, di certo a Roma non è mancata…).

Sta per arrivare anche il momento di accompagnare uno della banda di matti verso l’aeroporto di Parigi Beauvais dove potrà ritornare a casa in Svezia. Certamente non è vicino alla capitale francese, ma questo, si sa, è uno dei prezzi da pagare a O’Leary per avere tariffe stracciate.

Dormiamo praticamente a fianco all’aeroporto servito solo da Ryanair e da Wizzair, e la mattina seguente lasciamo Ricardo al ritorno verso casa, mentre noi torneremo ovviamente in auto.

La curiosità di vedere il luogo esatto dove il Concorde F-BTSC il 25 luglio 2000 si schiantò ci porta a trovare quell’hotel vicino al quale si fermò per sempre. Puntiamo il navigatore con le coordinate esatte e ci troviamo, non senza problemi, a osservare un campo coltivato, ma con un senso di morte intriso ancora nella terra. Niente, nessun cartello, nessuna lapide ricorda questo posto, dimenticato da tutti, ma non da noi. Più di 100 persone perirono in quello che fu anche il canto del cigno dell’aereo supersonico icona di un tempo, non troppo lontano.

Riprendiamo, questa volta senza più fermate se non per bisogni fisiologici, la via di casa. 1000 km, paesaggi incantevoli, immersi nel verde più assoluto con la fortuna di passare, su indicazioni del Tomtom, attraverso paesini fermi nel tempo. Un tempo legato dalle stagioni, dalle fasi della terra, senza la frenesia che ci coinvolge e che fa, purtroppo, parte integrante delle nostre vite.

Fino a quando arriviamo in Italia, verso sera, con la promessa, l’ennesima, che questa avventura non sia l’ultima.

Se volete saperlo, sappiamo già dove andare per i prossimi due anni….

Fabio Zocchi


Galleria fotografica di Ricardo Baldassarre

Zurigo Klothen – 1 giugno


Frankfurt Am Main – 2 giugno


Paris Charles Des Gaulles – 3/4 giugno

Di |2018-03-25T14:27:38+02:0023 Agosto 2016|Air News|